Addio a Gerard Lutte
Amico, sognatore, una vita al fianco dei più poveriIl 10 luglio il nostro grande amico, sognatore instancabile, Gerard Lutte ci ha lasciati.
Gerard, “el abuelo” (il nonno) come veniva chiamato dai giovani ai quali dedicava tutto il suo impegno e il suo lavoro, aveva oltre 90 anni, 30 dei quali spesi in Guatemala al servizio dei giovani ragazzi di strada della capitale. Per loro, nel 1993 aveva fondato il Mo.Jo.Ca. (Movimiento de Jóvenes de la Calle – Movimento dei giovani di strada) contribuendo a trasformare la vita di tanti ragazzi e tante ragazze di strada ispirandosi ai principi della Amistad Liberadora (Amicizia Liberatrice), sua filosofia di vita e di lavoro.
Gerard è stato professore di Psicologia infantile e giovanile presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ed è autore di numerosi libri sulla psicologia della gioventù da una prospettiva non-adultocentrica e ispirata alla Teologia della Liberazione. Ha anche ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in Guatemala, in Italia e in Belgio.
Come Associazione Sulla Strada lo abbiamo conosciuto e apprezzato per il suo amore verso i più poveri, i più fragili, i più emarginati della società e con il suo Mojoca abbiamo tante volte collaborato garantendo assistenza sanitaria dei nostri volontari medici ai giovani accolti dal Movimento e creando scambi importanti e rapporti di profonda amicizia.
Ecco le parole di Carlo Sansonetti, nostro fondatore e presidente, colui che più di tutti ha condiviso con Gerard un pezzo importante di cammino.
“Anche noi di Sulla Strada, nel vuoto umano che sentiamo per la sua assenza fisica, desideriamo unirci ai tanti commenti commossi testimoniando l’amore traboccante che Gerardo aveva per chiunque incontrasse.
Allo stesso tempo, il suo sguardo tenero era sempre rivolto all’infanzia e alla giovinezza lasciate a vivere per strada. Verso di loro voleva che tutti noi guardassimo.
Era ed è profeta di nuovi cammini verso un mondo migliore, a cominciare da quello dell’amicizia come metodologia empatica e concreta.
Un gigante dell’amore, fedele fino all’ultimo: non voleva andare in ospedale a curarsi perché doveva separarsi dalle persone che lo accompagnavano.
Sei finalmente pieno di luce, tra le forti braccia del Padre, nella tenera mano della Madre.
Sii una guida di amorevole saggezza nei sentieri di ognuno di noi, caro nonno!”

Eccolo! Erano anni che già non ci vedeva più. Ora vede benissimo perché pieno di luce!