AUGURIO DI PACE

Pomeriggio del Venerdì Santo.

Più di augurare Buona Pasqua, auguro a tutti, prima di ogni cosa, la forza di non distogliere mai lo sguardo dalla guerra che sparge morte e disperazione in Ucraina e in altri luoghi del mondo, di farci commuovere dal dolore atroce che attanaglia quella gente, quei popoli. Noi siamo loro, siamo con loro un’unica umanità.

Intanto, nuove e fosche tinte emergono all’orizzonte e si fa più chiaro e più ampio il dramma che apparirà nel futuro prossimo sotto i nostri occhi, un conflitto di ben altre dimensioni: Cina e Stati Uniti si guardano in cagnesco, si armano fino ai denti, vogliono dominare nel futuro, tessono trame oscure con paesi alleati, usano e manipolano per i loro interessi l’attuale guerra in Ucraina, accumulano riserve di ogni possibile e necessaria risorsa, si preparano al duello.

La vita sul pianeta Terra sarà messa tragicamente a rischio. Di bombe ce n’è a sufficienza, di odio anche, di menzogne che fiottano dalle loro bocche orribili si riempiono i tg di tutto il mondo.

A noi verrà imposto di essere attivi collaboratori e combattenti di una delle due parti o passivi spettatori o vittime innocenti.

Loro decidono, a noi obbedire.

Seguiamo i dibattiti e i ‘facitori di opinioni’ danno le loro interpretazioni. A noi viene lasciata la libertà di seguire ora l’uno ora l’altro.

Hanno disseppellito l’ascia, hanno sotterrato la speranza.

Il mio augurio di Pasqua è allora che quella stessa gioia di vivere che è stata stracciata via dalla faccia della terra rimanga inalterata dentro il cuore di ciascuno di noi, perché apparteniamo alla speranza, nessuno ci può strappare da lei. Nessuna arma, nessuna violenza, nessuna volontà è più forte della speranza che ci abita e che è in noi tensione inesauribile verso il futuro della giustizia, della fraternità e della libertà. Una tensione che non distrugge ma costruisce, una tensione che vince la paura e che diventa subito impegno.

Noi dell’Associazione Sulla Strada abbiamo fatto la nostra scelta: stiamo con i più piccoli dei poveri, stiamo con gli ultimi, e da loro e con loro ripartiamo verso quel futuro, perché grazie a loro quella speranza ci ha invaso. Non è ottimismo, è ben altro.

Se il presente appartiene ai distruttori di pace e di vita, il futuro appartiene a noi, a noi costruttori di pace, a noi cultori della speranza.

Non ci resta in mano e nel cuore che la speranza, non lasceremo che ci scippino anche questa!

Per crucem ad lucem: da questo Venerdì Santo scaturirà la risurrezione. Noi ci crediamo e vivremo e lavoreremo per far scendere i poveri dalle loro croci. Lavoreremo e vivremo solo per questo!

Carlo Sansonetti,
Presidente Sulla Strada

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