Mille giorni di solidarietà
Cuore e organizzazione al servizio degli UltimiIl Centro Prima gli Ultimi di Orte compie 3 anni: 1000 giorni di pura solidarietà!
Far incontrare i bisogni con le possibili soluzioni: questo è l’obiettivo del Progetto Prima gli Ultimi che, dal 2018, portiamo avanti nella città di Orte.
Perno del progetto è il Centro Prima gli Ultimi, punto d’incontro, accoglienza e creazione di fiducia per la costruzione di una nuova socialità sul territorio. Qui portiamo avanti il nostro obiettivo principale, la nostra “missione”: guardare in faccia gli invisibili, ascoltare chi non ha voce, prendere in carico le vite dei disperati per aiutarli a risollevarsi e a trovare nuova speranza.
In mille giorni di solidarietà sono centinaia le persone che abbiamo incontrato e assistito, decine e decine le vite cambiate, “salvate”, da una mano tesa, da un orecchio pronto all’ascolto, da occhi attenti a vedere e riconoscere la persona dietro al bisogno.
Ci sono stati Esther e Osaze, giovane coppia della Nigeria arrivata in Italia attraverso l’inferno libico e il Mediterraneo: un bambino di un anno, una figlia in arrivo, costretti a vivere per strada. Sono stati i primi ospiti di Casa Nube, la nostra casa di accoglienza temporanea di Orte. Ora hanno trovato un lavoro e vita nuova in un’altra città, sono felici, ci sentiamo spesso e ci vogliamo bene.
C’è la piccola Veronica (il nome è di fantasia), una bambina diventata improvvisamente adulta durante la pandemia a causa della crisi economica che ha colpito la sua famiglia. I genitori, disperati, ci hanno chiesto aiuto per fare la spesa, abbiamo assicurato loro sostegno alimentare per quasi un anno e finalmente, con la ripresa delle attività, la crisi è passata. Un giorno Veronica è arrivata al Centro Prima gli Ultimi con una nuova espressione in viso: i suoi genitori avevano ritrovato la serenità, lei era felice e voleva ricambiare l’aiuto ricevuto donando i suoi giocattoli ai bambini meno fortunati!
Poi c’è Daniel (ancora, il nome è di fantasia), che si è ritrovato clandestino in Italia, intrappolato in una burocrazia che non gli permetteva di restare né di andare via. Era solo, con i documenti scaduti, costretto a vivere nell’illegalità e vittima di sfruttamento. Quando si è affacciato al Centro Prima gli Ultimi aveva occhi schivi, spalle ricurve, era impaurito e guardingo. Alle spalle aveva una storia terribile di violenza e disperazione, in Italia ha trovato solo altro sfruttamento e solitudine. Al Centro Prima gli Ultimi è stato accolto, ascoltato, guardato negli occhi. Insieme alle avvocate dell’ARCI di Viterbo, abbiamo presentato domanda di protezione internazionale e, dopo mesi di lavoro congiunto, abbiamo ricevuto la notizia più bella di tutte: la richiesta di Daniel è stata accolta, la protezione internazionale accordata! Ora, per lui, è iniziata una nuova vita, può cercare un lavoro e una casa, “esistere” davvero e sentirsi finalmente libero.
Queste sono alcune delle belle storie di riscatto e speranza che vogliamo celebrare, tutti insieme, in occasione dei nostri primi 3 anni di attività!

Vi aspettiamo!
P.S. Per maggiori informazioni, per prenotare il tuo posto o per qualsiasi ulteriore comunicazione chiamaci al numero 335.6006640 o scrivici all’indirizzo e-mail info@sullastrada.org!