Piccoli, grandi progetti a La Granadilla
In Guatemala, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, la popolazione indigena è tornata a soffrire la fame.
Da quando siamo arrivati per la prima volta nell’area rurale di San Raymundo, nel 2001, abbiamo portato avanti progetti e attività per affrontare il problema – purtroppo molto diffuso – della denutrizione, soprattutto nei bambini.
Proprio per questo, ad esempio, abbiamo fin da subito avviato la mensa scolastica: in questo modo, gli studenti potevano consumare almeno un pasto completo ogni giorno!
Con la scuola chiusa ormai da oltre un anno, i bambini rischiano di tornare ai valori nutrizionali di oltre 20 anni fa, a soffrire per una denutrizione cronica e invalidante.

Ma noi questo non potevamo accettarlo!
Fin dalle prime settimane di isolamento a causa del Covid, l’anno scorso, abbiamo incaricato il nostro staff locale di consegnare pacchi alimentari a tutte le famiglie, per portare alimenti nutrienti da integrare alle semplici tortillas di farina di mais che sono la base – e spesso anche l’unico alimento – dei pasti delle famiglie più povere. Frutta, verdura, carne e uova sono alimenti fondamentali nell’alimentazione, soprattutto dei più piccoli!
A febbraio 2021 abbiamo preso contatto con un allevatore che ha preparato per noi una prima nidiata. Poi abbiamo identificato 55 famiglie, tra le più povere di tutta la zona, e abbiamo proposto loro di iniziare questa piccola, grande avventura: ne sono rimasti entusiasti, felici ed emozionati all’idea di diventare “allevatori di chompipollos”!
Finalmente a giugno abbiamo potuto radunarli tutti, divisi per gruppi in modo da rispettare le disposizioni anti-covid, per consegnare a ogni famiglia una decina di pulcini e fare una breve formazione.


Sono 55 le famiglie beneficiarie, per un totale di 117 bambini iscritti alla scuola Abuelita Amelia Pavoni.
Le famiglie, convocate a piccoli gruppi per rispettare le disposizioni relative al Covid-19, si sono emozionate alla vista dei chompipollos perché si vedeva che erano in salute e hanno fatto molte domande su come prendersene cura al meglio e su cosa avrebbero dovuto farne: abbiamo spiegato loro che il progetto nasce per alleviare la denutrizione dei bambini.
Tutti i genitori presenti allora, ancora più felici, hanno detto che si prenderanno cura dei pulcini come fossero loro figli perché, in effetti, hanno bisogno di molta attenzione.
Le donne soprattutto, madri di famiglia, erano molto soddisfatte e contente per questo progetto e hanno voluto ringraziare profondamente il personale di Sulla Strada, per aver donato loro i pulcini, e gli italiani che sostengono l’Associazione per essere persone con un cuore grande che si preoccupano per il benessere e lo sviluppo di ogni bambino e della sua famiglia.
Il monitoraggio della crescita dei chompipollos si svolgerà attraverso un gruppo whatsapp sul quale ogni famiglia potrà fare domande e presentare ogni tipo di dubbio riguardo la crescita e l’evoluzione dei pulcini. Per quelle famiglie che non hanno un dispositivo e non possono accedere a whatsapp, si svolgeranno delle visite a domicilio periodiche (ogni 15 giorni). Ogni famiglia beneficiaria dei pulcini ha firmato un contratto con cui si è impegnata a prendersi cura di questi animali anche attraverso l’assistenza dello staff di Sulla Strada.