Condividiamo un post che Giovanni ha pubblicato sul suo profilo Facebook, in cui racconta la sua visita.
“Insieme a 60 medici italiani, chirurghi, ortopedici, infermieri sono ospite dell’associazione italiana Sulla Strada Onlus che ha realizzato il suo progetto principale a 50 km dalla capitale, creando un centro di accoglienza con una scuola elementare, mensa, attività ricreative per ben 220 bambini. Inoltre è garantita l’assistenza sanitaria per tutte le famiglie più povere di questa località La Granadilla, una zona poverissima dove molte “case” hanno pareti e tetti di lamiera.”
Sentirsi raccontare da una persona che fino a solo un mese prima non ci conosceva affatto è un’esperienza formativa che ci ha dato maggior consapevolezza e orgoglio per i risultati che abbiamo ottenuto, grazie ai nostri tanti sostenitori, in quasi 20 anni di attività.
E poi racconta dei nostri volontari, i nostri angeli: “Bellissime ragazze e ragazzi, uomini e donne con una luce e dei sorrisi magnifici, che nonostante la stanchezza riuscivano a reggere fino a sera dove dietro una chitarra e voci ancora intonate cantavamo i grandi classici della musica italiana“.
Eh sì, dobbiamo tanto ai nostri volontari che rappresentano il motore che muove questa macchina che è l’associazione Sulla Strada. E il carburante di questo motore è fatto delle relazioni che si instaurano.
Di amicizia tra i volontari, che diventa subito profonda grazie alle tante situazioni ed emozioni che si condividono ogni giorno.
Di empatia e reciproco insegnamento con gli abitanti del villaggio, con i bambini della scuola, con i pazienti del poliambulatorio o dell’ospedale.
Di gratitudine nei confronti del Guatemala, questo Paese colorato e generoso, con una storia affascinante e terribile, dai contrasti molto forti e violenti ma dalle bellezze altrettanto potenti.